giovedì 18 giugno 2015

CAMOMILLA, IL CLASSICO “ANSIOLITICO CASALINGO”


La Camomilla (Matricaria recutita) è una delle piante più conosciute ed utilizzate a fini terapeutici.
Originaria dell’Europa centro-meridionale, le sue proprietà erano sfruttate fin dall’antichità per il trattamento di varie affezioni di natura infiammatoria.
La parte della pianta che viene utilizzata per ricavare l’estratto è il capolino, con le classiche infiorescenze bianche verso l’esterno e gialle verso l’interno.
I principi attivi contenuti nella Camomilla sono numerosi, con diverse specificità che conferiscono alla pianta caratteristiche distintive.
Queste ultime non si esauriscono solo al classico effetto sedativo, che rappresenta il motivo principale per cui un po’ tutti in casa siamo provvisti di un prodotto a base di tale pianta o comunque ne abbiamo fatto uso in passato.
L’origine naturale di queste formulazioni (beninteso al netto di edulcoranti ed eccipienti vari) associato all’assenza di effetti collaterali fanno della Camomillal’ansiolitico casalingo” per eccellenza.
In effetti le caratteristiche principali dell’estratto risiedono nella capacità antinfiammatoria ed antispasmodica.

Il trattamento degli stati flogistici avviene grazie alla presenza di mucillagini, insieme di zuccheri diversi tra loro i quali presentano elevata affinità per l’acqua, inglobandola e rigonfiandosi.
Ciò nei fenomeni infiammatori è molto utile poiché si ha una riduzione degli edemi, a loro volta formatisi in seguito ad un richiamo di liquidi.
La progressiva riduzione dello stato edematoso permette una risoluzione più efficace e veloce dello stato infiammatorio.
Questo tipo di azione consente l’utilizzo della Camomilla nelle affezioni intestinali di stampo infiammatorio.

camomilla, pianta medicamentosa

Infatti problematiche quali bruciori di stomaco, irritabilità intestinale, dolori addominali vengono proficuamente affrontati con tale estratto grazie al potere antinfiammatorio delle mucillagini, unito alla loro capacità di inglobare in maniera aspecifica ciò che è contenuto nei fluidi acquosi, come ad esempio tossine alimentari.
In tal modo viene eliminata la causa di base delle eventuali disfunzioni digestive.
Inoltre le mucillagini, grazie al rigonfiamento tramite l’assorbimento di fluidi, sono in grado di favorire il transito intestinale andando ad ammorbidire le feci.
Pertanto si rileva un possibile utilizzo della Camomilla anche nel trattamento di stipsi e costipazione in genere.
A tale proposito va evidenziata anche la caratteristica di stimolare l’eliminazione dei gas intestinali, effetto che viene in gergo medico definito con il termine di “carminativo”.
L’altro effetto precipuo dell’estratto è, come sopra accennato, quello antispasmodico, ossia di prevenzione e trattamento degli spasmi.  
Questi ultimi sono dovuti a condizioni fisiopatologiche di vario tipo in base alle quali i soggetti che ne sono affetti presentano delle forti e talvolta incontrollabili contrazioni muscolari, con conseguente dolore, soprattutto se la muscolatura interessata è quella liscia non volontaria.
L’effetto tranquillante della Camomilla è proprio dovuto a tale caratteristica, ossia promuovere uno stato di rilassamento muscolare generalizzato.
Ciò sembra dovuto alla presenza di glicina, amminoacido a carattere spiccatamente inibitorio del sistema nervoso centrale.
Questo amminoacido è stato ritrovato in quantità elevate nell’urina di un gruppo di volontari a cui è stata fatta assumere Camomilla per un periodo ben determinato.

capolino ed infiorescenze della Camomilla

Per inciso, il risultato di questo studio ha mostrato una concentrazione elevata di un altro agente chimico, l’ippurato.
Questo ultimo è noto in letteratura per le sue proprietà antisettiche delle vie urinarie, il che allarga i possibili campi di applicazione dell’estratto e dà ulteriore conferma sulle già note caratteristiche.
Tornando all’effetto antispasmodico, esso può essere utilizzato per trattare spasmi di vario tipo, in particolare a livello intestinale.
Inoltre questa attività lenitiva è molto utile in campo femminile per contrastare i dolori mestruali ed i crampi nella sindrome premestruale.
Lo stato di distensione che viene favorito dalla Camomilla permette di regolare il tono dell’umore e di ridurre in maniera significativa i sintomi dannosi che derivano da condizioni di nervosismo ed insonnia.


Per completezza d’informazione vanno menzionati effetti minori quali la capacità di diminuire i livelli di glucosio nel sangue, favorire la guarigione delle ferite e neutralizzare le specie reattive dell’ossigeno (potere antiossidante che deriva dalla presenza di flavonoidi all’interno dell’estratto).
Quindi anche i soggetti affetti da diabete possono trovare un valido supplemento terapeutico nella Camomilla.
Un rimedio naturale adatto anche ai bambini, in caso di coliche, e, con le dovute precauzioni, alle donne in gravidanza, grazie alla quasi totale assenza di effetti collaterali, se si fa eccezione per fenomeni di ipersensibilità a specifici componenti dell’estratto, evenienza in ogni caso molto rara.
Alla luce di quanto detto possiamo evidenziare il carattere di unicità di questa pianta.
Tanto facile da reperire quanto ricca terapeuticamente ed adatta a tutte le condizioni ed età. 
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